il comico rimane il miglior comunicatore al mondo
kingspeak
Trasformerò la vostra comunicazione in pura arte!
Dallo spunto all’idea alla messa in scena del monologo. Consulenze “ONE TO ONE” dove vi guiderò attraverso il processo di creazione di contenuti autentici e vi insegnerò come portarli in scena con credibilità.
CHI SONO E COSA SIGNIFICA LAVORARE CON ME
Mi definisco un artista che utilizza ogni mezzo necessario per esprimere se stesso attraverso un messaggio.
L’arte è messaggio, l’arte è creazione e l’essere umano è il testimonial ufficiale di quello che la creazione può fare. Ho iniziato con il teatro per poi approdare in TV come attore comico in trasmissioni come Central Station e Metropolis su Comedy Central per poi approdare nel tempio della comicità: ZELIG.
Lavorare come comico è uno dei mestieri più difficili nell’ambito dello spettacolo, far ridere non è un mestiere che si impara facilmente. Il comico è il comunicatore per eccellenza, far ridere necessita di una grande conoscenza della psiche umana. Ogni esibizione, ogni spettacolo è un arricchimento in termini di esperienza e di conoscenza di se stessi del pubblico e dell’essere umano. Mi sono esibito così tante volte, che per assuro potrei fare lo psicologo. Stare su un palco durante una trasmissione televisiva hai due dinamiche che incidono profondamente: il pubblico live e la telecamera con il pubblico da casa. Sembrano simili ma invece sono due dinamiche diverse tra loro. Per un comico mantenere il ritmo in uno studio televisivo con presente il pubblico è molto difficile. I tempi televisivi non sono quelli del live e il tutto potrebbe dresticamente influenzarsi a vicenda in una spirale distruttiva. Riuscire nel proprio lavoro in queste condizioni fa del comico un guerriero della comunicazione il miglior mentore al mondo.
Non si parla in pubblico. Si parla con il pubblico
CONDIVIDERE LA SCENA
Alle volte ci si ritrova a dover condividere il palco con un presentatore, la così detta spalla, oppure fare da spalla. Perché la cosa riesca bisogna trovare una giusta sinergia, un giusto equilibrio, altrimenti il tutto potrebbe risultare un disastro.
Questo non dipende dalla bravura del singolo ma dalla incapacità di collaborare in scena. Spesso capita, perché non si dispone del tempo necessario per provare ed entrare così in sintonia con il partner.
Ecco perché risulta difficile e pericoloso condividere il palco con altri artisti, peggio ancora se fanno il tuo stesso lavoro, la voglia di intervenire a sproposito è sempre in agguato.
Ho lavorato spesso, anzi molto, come presentatore facendo spalla ai colleghi, e devo dire che mi è servito molto, ho capito l’importanza della collaborazione e del capire quando intervenire e quando starmene in silenzio.
Tutto questo mi ha dato modo di elaborare un metodo che insegno non solo agli attori ma anche agli imprenditori che per mestiere hanno la necessità di parlare in pubblico e spesso lo devono fare con colleghi che non sono in grado di farlo rovinando completamente la comunicazione.
Oppure tra colleghi in una presentazione durante una vendita. Invece di lavorare in sinergia il più delle volte la prevaricazione prende il sopravvento facendo naufragare completamente la vendità. Il metodo si fonda sull’ascolto e sul ritmo.
Gestire la voce fa la differenza
LA VOCE: IL MIO SUPER POTERE
La ricerca mi ha portato a scoprire il potere della voce e attraverso un mio personale metodo, sono riuscito a trasformarla in uno strumeto di comunicazione potente.
Ho iniziato a fare lo speaker spinto da due miei cari amici Laura Antonini e Maurizio Rossato con i quali ho collaborato per un periodo a Radio Deejay. Ho iniziato a lavorare a Radio Studio Più una radio Dance a livello nazionale.
Ho scritto è condotto due format che hanno avuto un discreto successo: Sex and The Radio e Radiofornication. Ho portato un nuovo modo di fare la radio, ho voluto mettere un po’ di cinema, di arte attoriale in quello che facevo, creando un personaggio rock un po’ antico. A me piace molto unire finzione e realtà senza perdere di vista il contenuto del mio messaggio. La trasmissione ha avuto così tanto successo che una sera vengo contattato dallo Zoo di 105, direttamente da Marco Mazzoli che mi dice di volerne fare una parodia e così è stato. Mi sono divertito molto. Mi piace essere preso per il culo da quelli bravi. L’indifferenza è la cosa peggiore ciò che dobbiamo ottenere è una reazione positiva o negativa, l’importante è che ci sia.
Ho imparato molto alla radio, gestire la diretta è un lavoro complesso, soprattutto se vai in onda di notte e devi fare tutto tu: scrivere, mettere la musica e fare la regia. Sono un guerriero e non c’è nulla che non possa permettermi di fare. La voce è un mezzo potente che se lo sai usare apre qualsiasi porta, qualsiasi cuore, qualsiasi mente, sta a te usare con onestà questo potere.
Il cinema la forma di comunicazione più completa
Dirigere gli attori mi ha dato modo di vedere la comunicazione da un altro punto di vista
Il cinema è il mio linguaggio preferito, uno strumento straordianario e potente, mi da modo di vedere le cose in da un altro punto di vista mi permette di esplorare la complessità della realtà e comunicare al meglio ciò che voglio esprimere emotivamente.
L’obiettivo è un punto di vista, il punto di vista di chi poi vedrà il film che dovrà immergersi e dare fiducia alla mia arte la mia visione. Con la macchina da presa non catturo solo immagini, catturo le emozioni, creando un mondo parallelo nel quale il pubblico possa tuffarsi sospendendo l’incredulità.
Regia e scrittura sono facce della stessa medaglia non si può raccontare con le immagini dedicando il proprio tempo solamente all’aspetto tecnico di ripresa, senza la scrittura senza i tuoi perché il processo creativo si interrompe, poiché la forza di una storia risiede nella sua fondazione.
Lavorare con gli attori mi ha dato modo di capire il mondo dell’attore meglio di quanto potessi mai sperare. Stare dall’altra parte mi ha reso un attore migliore più consapevole.
Guidare gli attori nella ricerca della propria urgenza scavando nelle profondità delle emozioni per creare interpretazioni autentiche e coinvolgenti. Ogni attore dovrebbe lavorare per raggiungere la credibilità, per far sì che il pubblico si identifichi immergendosi completamente nella storia. Comunicare attraverso la settima arte è molto più di una professione, è esplorazione, evoluzione, ricerca di qualcosa di straordinario. Queste mie competenze mi hanno dato modo di incrementare il metodo di lavoro e mi ha permesso di estendere questa mia consapevolezza a qualsiasi professionista conil bisogno di elevare la propria arte e trasmettere il proprio messaggio in maniera efficace.
Per comunicare devi iniziare dalla scrittura
SRIVERE: IL MIO ATTO QUOTIDIANO
Scrivere ogni giorno per me è come per un maratoneta andare a correre tutte le mattine 50 KM.
La scrittura per me è un estensione della mente conscia ed inconscia, un atto creativo profondo. Ogni parola è deriva da un impulso, ogni frase genera sinapsi, nuovi collegamenti neurali. Tutto questo ha la capacità di espandere la percezione e farvi vedere la realtà nella sua totatlità.
Scrivere è un atto creativo potentissimo
Una forma di alchimia che trasforma i miei pensieri in incantesimi che a loro volta generano immagini che si installano nella realtà. Le parole sono strumenti che utilizzo per creare mondi. Ti invito ad esplorare ci che tratto nelle mie lezioni e nei miei workshop, affinché tu possa scoprire come le parole possano essere molto più. Le parole plasmano la realtà e generano mondi che vanno al di la della realtà conosciuta fino ad arrivare nel profondo dell’universo.
La pratica della scrittura è per tutti!
Per scrivere non bisogna attendere di diventare scrittori. È un mezzo che ognuno di voi può utilizzare anzi deve.
Creativi: Artisti, musicisti, fotografi: la vi offre una visone alternativa una via per sviluppare nuove idee in maniera inaspettata.
Imprenditori e Leader: La scrittura è un alleto potentissimo, questa capacità fa la differenza nel mondo del businness.
Crescita personale: Il vostro diario di bordo, una pratica abbandonata, un luogo raccontare emozioni, fissare obiettivi.
Non c’è bisogno di essere uno scrittore per scrivere. La curiosità e l’avventura sono il motore che muove l’essere umano verso la sua evoluzione.
Quali sono i tuoi bisogni? Perché vuoi comunicare?
COMUNICARE AI TEMPI DEI SOCIAL NETWORK
Come attore e comico nato nel 1973, ho vissuto la trasformazione dei mezzi di comunicazione. Quando ero giovane, comunicare ad un pubblico era per pochi. Oggi, non ci sono più scuse. Il web è diventato un alleato, un mezzo accessibile, dove l’unico costo è il tempo. Un anno fa, ho deciso di sfruttare la mia capacità comunicativa su Tik Tok un social per giovanissimi. I risultati sono stati straordinari: 132 mila follower e milioni di interazioni. Uso la mia arte per veicolare messaggi, consapevole che la percezione è soggettiva ma so che questo fa parte del gioco. In un mondo pieno di imitazioni, distinguersi è fondamentale. Se vuoi imparare a comunicare al meglio ed arrivare ad un pubblico, la cosa migliore è trovare la propria identità. La mi misione è far si che questo possa accadere.
C’è chi ha qualcosa da dire e chi invece vuole solamente dire qualcosa!
COMUNICARE CON PUBBLICO NON signifca DIRE QUALCOSA MA AVERE QUALCOSA DA DIRE!
In questo lezioni One To One, ti farò comprendere che cosa significa arte esplorando le regole della comunicazione visiva. La telecamera non è un oggetto inanimato, li detro c’è l’occhio del tuo pubblico.
Ci troverai chi ti ama e chi ti odia. Il pubblico è pubblico a te non deve interessare se ti amerà o se ti odierà, quello che dovrai evitare è l’indifferenza.
La tua comunicazione parte dai tuoi bisogni e non dai desideri. Imparerai a bilanciare la realtà con l’uso della finzione, creando contenuti che sappiano catturano l’attenzione. Il messaggio dovrà essere il fulcro della tua comunicazione.
Scoprirai la differenza tra chi vuole dire qualcosa e chi ha qualcosa da dire. lavoreremo insieme per creare il tuo format dal concept all’esecuzione.
IL PROGRAMMA
FASE 1 - IO CREATIVO
Avere migliaia di spunti per il tuo monologo non servirà a molto se non avrai un metodo per fare ordine nella tua testa. Gli spunti sono delle scintille che mettono in moto la creatività, ma lo spunto non è l’idea. Darai forma alla tua idea attraverso gli strumenti che ti daranno modo di trovare l’ispirazione.
FASE 2 - STRUTTURA DEL MONOLOGO
Elementi e struttura di un monologo. Principi fondamentali che ti aiuteranno a realizzare un monologo dalla prima all’ultima pagina pronto per essere messo in scena. Seguendo la struttura avrai sempre la certezza di quello che stai facendo, senza perderti per strada.
FASE 3 - AZIONE VERBALE
Scrivere un monologo di capire la stuttura suddividendo il testo in fasi emotive. Capire l’imprtanza del sotto testo e delle parole chiave. Una parola messa dopo o in anticipo può cambiare il senso della nostra frase. Confezionerai il tuo monologo dalla forma ai dialoghi in maniera professionale in un linguaggio idoneo per il pubblico e il contesto nel quale dovrai esibirti.
FASE 3 - AZIONE FISICA
FASE 4 - AZIONE VOCALE
FASE 5 - AZIONE MENTALE
PREPARATORE TEDX
DANIELE VECCHIONI
Correre Naturale
Salire sul palco di un TED è un onore e una responsabilità ecco perché ho deciso di avere al mio fianco un coach di esperienza: Cristian non è un coach qualunque è uno che vede le cose da un’altro punto di vista è uno che ha la capacità di stravolgere ciò che pensavi fosse la cosa giusta.
Ho lavorato con Cristian a questo TED notte e giorno.
Cristian mi ha aiutato a cucire sul foglio bianco ogni parola chirurgicamente. Ha capito la mia esigenza e mi ha spinto a scrivere ciò che avevo bisogno di comunicare.
Ho scritto e poi riscritto e cancellato ancora fin quando di fronte ai miei occhi ho avuto la certezza di aver qualcosa di unico, di estremo valore.
Grazie a Cristian ho capito che su quel palco non dovevo parlare di me e della mia visione, ma desideravo lasciare un messaggio.
Il mio desiderio era quello di accendere nella mente degli ascoltatori una piccola scintilla, un miccia, qualcosa su cui ragionare, non solo in quei 15 minuti ma anche il giorno dopo, la settimana, il mese dopo, magari condividendola con amici e familiari.
Quello che desideravo era scuotere, portare una prospettiva nuova della corsa e dell’essere umano, portare una Possibile Utopia.
Beh, penso di esserci riuscito.
Ringrazio ancora Cristian per la professionalità con la quale è riuscito ad accopagnarmi in questa avventura nella quale ho realizzato questo mio piccolo grande sogno.